Varie
racconta la vicenda di Henry (Matthew Newton), tormentato figlio del senatore conservatore Jack Kray (Michael Lerner), detto ‘il nazista della Carolina del Nord’. Tutto detto.
Il padre è in corsa per le elezioni e per lui esiste solo la politica: maltratta e ignora la moglie, la sensibile Eunice (Karen Allen), usa il figlio per farsi propaganda, come suo ‘poster boy’ appunto. L’immagine che il senatore deve fornire al suo pubblico di elettori è quella della perfetta e felice famigliola bianca americana, eterosessuale, in cui non esistono conflitti e tutti amano tutti. Sia la madre che il figlio sono al soldo del padre, che li rifornisce in abbondanza di denaro, ma non di amore. La regola è solo una: stare al gioco e non sgarrare. Solo che Henry è da sempre, all’insaputa del padre, un omosessuale, che passa da una storia all’altra, insoddisfatto. Finché, durante una delle tante feste, incontra Anthony (Jack Noseworthy), attivista di sinistra, omosessuale, che non riesce a instaurare un rapporto sentimentale duraturo e che condivide un appartamento con Izzie (Valerie Geffner), una donna malata di Aids, che ha perso il compagno da poco. I due ragazzi si piacciono da subito, e passano insieme la notte. La mattina dopo, Anthony viene informato dell’identità del giovane e decide di sfruttare la relazione per danneggiare la campagna del senatore. Henry frequenta ignaro Anthony, fino al giorno in cui il ragazzo è costretto dal padre a fare un discorso pubblico, in cui proclama la sua devozione al genitore e ai suoi principi. Ma il disgusto per l’ipocrisia e l’amore per Anthony gli fanno scattare qualcosa. Davanti a tutti bacerà il compagno, che ormai è innamorato di lui, suscitando lo sdegno degli ultraconservatori e rimbalzando sulle pagine dei giornali. Finché qualcuno lo informa del primitivo scopo di Anthony e il confronto tra i due sarà duro e doloroso. Ormai Henry ha fatto le sue scelte e così la madre, che lascerà a se stesso il truce senatore. (da Cineclick.it)
Una piccola , personalissima , morale :anche se c’è una grande attrazione fisica,un rapporto
non puo’ durare se manca la fiducia.Alla fine Hanry dice al giornalista che non deve più guardarsi le spalle ,ma è cosi “safe” se hai accanto qualcuno che puo’ farlo !
storia reale, realizzata bene, bravi gli attori, fotografia pessima. solo un aspetto mi ha lasciato perplesso: l’aids in tono così drammatico faceva tanto inizio anni 80, mi è sembrata una controstoria eccessivamente scollegata.
bello! scorre veloce