Pitch Perfect 2

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Pitch Perfect 2

“Le Barden Bellas sono tornate! Le abbiamo viste scatenarsi sul palco in una competizione all’ultima hit per cercare la propria voce e la propria identità. Ma la sfida di Beca, Ciccia Amy, Chloe e le altre non è finita, pronte a mettere nuovamente alla prova la loro intesa musicale e a raggiungere nuovi traguardi. Preparatevi a ridere, ballare e soprattutto cantare insieme a loro”. Questa è la sinossi ufficiale del film, quasi obbligatorio dopo il successo di “Voices”, che adesso viene diretto da una delle protagoniste (il regista di Voices, Jason Moore , aveva altri impegni) Elizabeth Banks, che dice: “Prima di tutto, mi è piaciuto perché trattava la storia di donne incredibili, interessanti e molto divertenti. E’ una storia sui perdenti, che trovo sempre accattivante, ma la cosa più importante è che è molto gioiosa. Il primo film ha narrato il loro primo incontro da matricole e la nascita del loro legame, mentre questo nuovo capitolo le vede laurearsi, lasciandosi alle spalle l’esperienza e l’ansia vissuta. Abbiamo voluto approfondire il concetto di retaggio: riguardo le persone assieme alle quali si continua un percorso, e quelle che invece si lasciano alle spalle. Le ragazze si laureano da Barden Bellas a Bellas per tutta la vita… Nessuna componente delle Bellas è uguale all’altra. Ognuna ha una personalità diversa, un look ed uno stile proprio, e questo è ciò che crea un grande sound ed un mosaico di bellezza. Tutto ciò che esprimono e che mettono insieme, diventa bello”. Tra le ragazze troviamo sempre Cynthia-Rose, lesbica dichiarata, interpretata da Ester Dean, che riassume: “In “Voices” ci siamo conosciute e siamo diventate amiche. Abbiamo dovuto passare lo shock di imparare le danze ed il canto a cappella, e abbiamo svolto il nostro lavoro come abbiamo potuto. Questa volta, siamo delle amiche che recitano insieme. Non mi sono mai sentita così unita a loro come ora”.

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Questo film al box office

Settimana Posizione Incassi week end Media per sala
dal 6/08/2015 al 9/08/2015 14 49.858 1.038
dal11/06/2015 al 14/07/2015 19 18.666 444
dal 4/06/2015 al 7/07/2015 9 78.220 365
dal 28/05/2015 al 31/05/2015 5 290.168 1.124

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trailer: Pitch Perfect 2

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The Bellas are back, and they are better than ever. After being humiliated in front of none other than the President of the United States of America, the Bellas are taken out of the Aca-Circuit. In order to clear their name and regain their status, the Bellas take on a seemingly impossible task: winning an International competition no American team has ever won. In order to accomplish this monumental task, they need to strengthen the bonds of friendship and sisterhood, and blow away the competition with their amazing aca-magic! With all new friends and old rivals tagging along for the trip, the Bellas can hopefully accomplish their dreams once again. Out Bellas team member Cynthia-Rose returns.

NOTE DI PRODUZIONE

Nel 2012, quando i partner di produzione – nonché marito e moglie – Elizabeth Banks e Max Handelman si sono uniti alla Gold Circle Film di Paul Brooks per portare Voices (Pitch Perfect) sullo schermo, non avevano idea che questo mondo divertente ed eccentrico del college a cappella avrebbe acceso il fervore del pubblico. La musica contagiosa, i testi orecchiabili e a tratti provocatori, hanno ossessionato i fan tanto da trasformare una hit dormiente in una pietra di paragone culturale. Lo dimostra il fatto che la colonna sonora del film ha raggiunto una tale popolarità che è stata la più venduta del 2013, e la seconda dell’ultimo decennio.
Brooks, un produttore esperto che ha vissuto l’esperienza di film fenomeni come “Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco” (My Big Fat Greek Wedding), è comunque rimasto a bocca aperta di fronte a questo clamoroso successo. E afferma: “La cosa sorprendente di “Voices” (Pitch Perfect) è che, pur avendo ottenuti ottimi risultati nelle sale, ha raggiunto l’apice nel mondo dei DVD e VOD. Ha avuto un consenso straordinario, da parte delle persone e delle famiglie di tutte le fasce di età”. I fan più incalliti sono stati quelli più inaspettati. “Addirittura un ufficiale di una delle portaerei della US Navy ci ha inviato una e-mail dicendoci che tutti i loro ragazzi lo guardavano in continuazione. Oltre a loro, tutti, compresi i giocatori di grandi squadre sportive, si sono appassionati al film. Questo riscontro è stato senz’altro molto gratificante, ma ovviamente ha rappresentato altresì un bel fardello in termini di aspettative riguardo la decisione della realizzazione del suo sequel”.
La Banks riflette sui motivi che l’hanno attratta al progetto iniziale, ed il perché ci tenesse così tanto alla direzione dell’originale di Jason Moore da una sceneggiatura di Kay Cannon: “Prima di tutto, mi è piaciuto perché trattava la storia di donne incredibili, interessanti e molto divertenti. E’ una storia sui perdenti, che trovo sempre accattivante, ma la cosa più importante è che è molto gioiosa”.
Dopo il grande successo del primo film, i dubbi ed i propositi su un sequel sono nati spontaneamente. La Banks percepiva che c’erano molte altre storie da raccontare su questo mondo: “Pitch Perfect 2 ci permette di trascorrere più tempo con questi personaggi tanto amati dal pubblico, potendo rivelare più particolari sulle loro vite. E’ stato divertente tornare indietro nel tempo e pensare a dove sarebbero arrivate le Bellas tre anni più tardi, e condividere cosa sarebbe potuto accadere a queste ragazze dall’ultima volta che le abbiamo lasciate. Il primo film ha narrato il loro primo incontro da matricole e la nascita del loro legame, mentre questo nuovo capitolo le vede laurearsi, lasciandosi alle spalle l’esperienza e l’ansia vissuta. Abbiamo voluto approfondire il concetto di retaggio: riguardo le persone assieme alle quali si continua un percorso, e quelle che invece si lasciano alle spalle. Le ragazze si laureano da Barden Bellas a Bellas per tutta la vita”.
Giunto il momento del capitolo successivo, la Banks ha scelto di passare dietro la macchina da presa per la direzione. Ma non era previsto. Di fatti afferma: “Avendo prodotto il primo film, ero sempre presente. Quando stavamo mettendo insieme il secondo film, eravamo certi che Jason l’avrebbe diretto. Ma durante la fase di sviluppo, però, ha avuto un altro impegno [Sisters della Universal]”.
Impegnata sempre su vari fronti, la Banks aveva già diretto dei piccoli progetti nel corso degli ultimi anni, ma sapeva altrettanto che sarebbe stata pronta per la regia di un lungometraggio appena si fosse presentata l’occasione. La filmmaker aggiunge: “Essendo anche un’attrice non ho sempre avuto il tempo per assumermi o programmare la direzione di un film, ma dovendo spendere del tempo nella produzione di Pitch Perfect 2 la regia mi è sembrata una naturale evoluzione”.
Avendo tra le mani un enorme successo, Handelman era ben consapevole delle sfide che avrebbero dovuto affrontare per la realizzazione di un altro capitolo della vita delle nostre eroine. E riflette: “Le Bellas funzionano bene ed i fan rispondono meglio quando hanno di fronte delle perdenti che lottano per ottenere un risultato. La sfida centrale di Pitch Perfect 2 è che abbiamo lasciato le Bellas con in mano il trofeo del campionato nazionale. Hanno fatto una prestazione fenomenale alle finali, quindi dovevamo trovare un modo per renderle nuovamente delle perdenti… Nonostante il fatto che tutte ormai sanno di avere un grande talento. E’ come se avessimo dovuto strappar loro di dosso un’etichetta per dar inizio a Pitch Perfect 2, e lo abbiamo fatto mettendole in una situazione imbarazzante di fronte al Presidente, diventano una vergogna nazionale”.
I produttori hanno lavorato con la sceneggiatrice Cannon, già impegnata nel primo capitolo, per mostrare il mondo delle Bellas. Lasciandosi alle spalle i comfort della Barden University, dovranno recarsi a Copenaghen, in Danimarca per un faccia a faccia contro i rivali più temibili che potessero incontrare. La Banks spiega questa logica: “Volevo farle partecipare ad una competizione mondiale in cui le Bellas si sarebbero dovute scontrare contro dei concorrenti europei. Inoltre, volevamo che fossero all’ ultimo anno, introducendo anche un paio di nuovi elementi al gruppo.
Abbiamo pensato che Beca, sull’orlo di abbandonare tutto e pronta ad iniziare un nuovo capitolo della sua vita, si ritrova invece a lottare per le responsabilità delle Bellas . Quindi, visivamente, volevo che tutto seguisse il filone di ciò che avevamo realizzato, e che le ragazze si mostrassero in splendida forma, come realmente erano. Le Bellas avevano acquisito molta fiducia in loro stesse, quindi volevo che nel film questo fosse evidente”.
Per la Cannon, scrivere la commedia non è stato solo un atto d’amore: è stato anche un lungo impegno. A tal proposito ci fornisce un esempio di una scena cruciale scritta da lei stessa: “La sceneggiatura segue un vero e proprio procedimento. Di fatto, volevo che le Bellas andassero in ritiro in una zona desolata. Poi ho scritto dove fosse possibile. Nel processo, si esplica cosa succede durante questo ritiro, approfondendo il tema e chiedendosi cos’altro si possa aggiungere. Una volta sul set insieme agli attori però, durante le riprese della scena si è dato sfogo all’improvvisazione, frutto della continua evoluzione del materiale, in risposta all’ ambiente circostante. Ad esempio, durante il ritiro, si comportano come se non amassero rotolarsi nel fango, cosa che invece è stata tra le cose più divertenti che le attrici abbiano mai fatto”.

CRITICA:

SÈGUITO del successo a sorpresa Voices , una commedia appena uscita in America con risultati mirabolanti: nel primo weekend ha battuto Mad Max staccandolo di 30 milioni di dollari. Le protagoniste sono le stesse della puntata precedente, con l’aggiunta di qualche new entry.
Dopo un increscioso incidente di scena le Bellas (Beca, Amy la Balena e le altre) cercano di rifarsi un’immagine partecipando al campionato del mondo di canto a cappella, dove se la vedono con i campioni attuali: i tedeschi. Al debutto come regista di un lungometraggio, l’attrice Elizabeth Banks realizza un film migliore del prevedibile, a metà strada tra la commedia di college (però meno «teen-movie» dell’altro) e la sua parodia. I ruoli maschili sono assai ridotti per un «chick flick» indirizzato prevalentemente a un pubblico di ragazze (ma gli incassi indicano anche una legione di spettatori maschi); però il film, più «girly», acquista un ritmo molto spedito e sfodera battute niente male, tipo questa pronunciata dal cronista: «potrebbe essere il più grande conflitto tra Germania e Stati Uniti della storia». VOTO: 4/6 ( roberto nepoti, La Repubblica)
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Con tutti i talent show musicali in circolazione (American Idol ha dominato senza rivali gli ascolti televisivi negli USA dal 2003 al 2011), non poteva bastare il canto a cappella per elevare questa commedia al di sopra di una dignitosa soglia di attenzione. Grazie a una intelligente operazione di marketing, Pitch Perfect nel 2011 era già diventato un brand riconosciuto prima dell’uscita in sala soprattutto per la scena dell’audizione di Beca diventata virale. Splendidamente interpretato da Anna Kendrick che, oltre a cantare con la propria voce, accompagnava se stessa usando un bicchiere come strumento a percussione, il brano “Cups” ad oggi conta più di 200 mln di visualizzazioni su YouTube nella versione del videclip ufficiale. Questa e le altre canzoni eseguite con le vere performance vocali delle attrici sono state abilmente mescolate con il tono leggermente greve di una commedia giovanile.
Pitch Perfect 2 è il naturale seguito della storia in cui le Barden Bellas, campionesse nazionali di canto a cappella, a causa di un incidente sul palco durante la loro ultima esibizione perdono la faccia. L’unico modo di riconquistare il prestigio di un tempo è vincere la gara internazionale che si svolge a Copenaghen. Mantenendo alto il livello delle esibizioni di tutti i gruppi coinvolti nel film (alcuni dei quali molto noti che si sono prestati per un’apparizione, come i Pentatonix), il film si fa forte della sua natura collegiale con la quale Elizabeth Banks è in grande sintonia. Per la brillante attrice si tratta di un ottimo esordio alla regia.
Vaporosamente scurrile con gag visive e verbali, canalizzate maggiormente nel personaggio sovrappeso interpretato dalla comica australiana Rebel Wilson, Pitch Perfect 2 merita applausi per riproporre l’umorismo da college movie nella variante femminile. La storia arranca un po’ per arrivare alla competizione finale, ma l’esperienza è nel complesso gradevole e divertente. Ed è purtroppo è uno di quei film che inevitabilmente soffre l’adattamento in un’altra lingua, quindi non c’è da stupirsi che alcune battute non facciano ridere. Intanto negli USA Pitch Perfect 2 ha incassato nel weekend di uscita ben 70 mln di dollari, più di quanto il primo film riuscì ad ottenere in tutto il suo periodo di programmazione. (Antonio Bracco, comingsoon.it)

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