Nel 2008 il cadavere della diciottenne Angie Zapata venne ritrovato nel suo appartamento in una cittadina rurale nel Colorado. A ucciderla un uomo che aveva scoperto che Angie era in realtà Justin, un adolescente che aveva rinunciato all’identità maschile, scegliendo di essere transgender. Nello stesso anno altre quarantaquattro persone vennero uccise per lo stesso motivo. Il clamore mediatico suscitato da questo agghiacciante caso di cronaca nera, però, venne ulteriormente amplificato dal verdetto del successivo processo: per la prima volta nella storia degli Stati Uniti l’assassinio di un transessuale fu punito come “crimine d’odio”. Suddiviso in cinque momenti differenti, cinque come i giorni delle udienze in tribunale, il documentario illustra sia il percorso condotto da Angie per capire la sua vera identità, avvalendosi delle testimonianze dirette dei familiari, a loro volta vittime dell’omofobia, sia la psiche dell’omicida, di cui svela la repressa omosessualità. (TGFF)
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