Attesissimo ultimo film di Brian De Palma, in concorso alla Mostra di Venezia 2012 e in gara per il Queer Lion Award, che si presenta con una locandina assai esplicita riguardo ai contenuti lesbo. Il film è un parziale remake di “Crime d’amour” film francese dello scomparso Alain Corneau, che aveva per protagoniste Ludivine Sagnier e Kristin Scott Thomas, contenete un sottotesto lesbico che però non si manifestava esplicitamente. In questo rifacimento di De Palma, oltre al fatto che non abbiamo più una forte differenza d’età tra le protagoniste (ora le due attrici hanno solo un anno di differenza), la passione lesbo diventa il motivo dominante della storia. Il film, secondo quanto dichiarato dalla produzione, ci riporta nello stile dei primi thriller di De Palma, come “Vestito per uccidere” e “Blow Up“. La storia del film viene così presentata: “Il film narra la lotta mortale per il potere tra due donne, all’interno di un mondo fatto di squali qual è quello degli affari internazionali. Christine (Rachel McAdams) ha la naturale eleganza e il benessere tipici di chi ha soldi e potere. Innocente, bella e facilmente strumentalizzabile, la sua ammirata protetta Isabelle (Noomi Rapace) ha idee innovative che Christine ruba senza scrupoli: dopotutto lavorano per la stessa squadra… Christine prova piacere nell’esercitare il controllo sulla giovane ragazza, trascinandola poco a poco in un torbido gioco di seduzione e manipolazione, dominio e umiliazione. Ma quando Isabelle finisce a letto con uno degli amanti di Christine, inizia di colpo la guerra. Durante la notte dell’omicidio, Isabelle si trova a teatro, mentre Christine riceve un seducente invito. Ma da chi? Christine ama le sorprese, e nuda si dirige ad incontrare il misterioso amante che l’aspetta in camera da letto…”. Anche in questo film il regista De Palma, grande creatore d’immagini, si pone come obiettivo quello di coniugare una narrazione thriller ad alto contenuto erotico con un approfondito studio psicologico dei personaggi. Il rischio è quello di alcuni suoi film precedenti che hanno lasciato troppo spazio all’aspetto estetizzante, vedi “Femme Fatale”.
Le musiche del film sono di Pino Donaggio che torna a lavorare con De Palma dopo vent’anni. Il set del film è ambientato a Berlino tra il Bode Museum, trasformato per l’occasione dalla designer Cornelia Ott, e la DZ Bank, edificio disegnato dal celebre architetto Frank Gehry.
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