Presentato in anteprima mondiale a Filmaker 2016 (in concorso nella sezione “Prospettiive”) ed in uscita nelle sale a febbraio 2017 (distribuito dall’Istituto Luce-Cinecittà) il bel doc di Elisa Flaminia Inno che ha per soggetto una Madonna, una comunità omosessuale di devoti, un rito antico (dal XVII secolo) e un viaggio di preghiera e festa. La regista ha scritto: “Ciò che oggi viene percepito come spettacolare – le danze popolari, la trance e la comunità come ragione di vita – è il simbolo di un’appartenenza fortissima ad un luogo, della resistenza all’individualismo moderno e di una identità collettiva che in Campania sopravvive protetta dal mistero della fede”. Pagani è il nome di un piccolo centro nei pressi di Pompei dove sette giorni dopo Pasqua si celebra la Madonna delle Galline, una Vergine venerata con canti e danze ancestrali. Per trenta giorni tutto il paese si unisce nella devozione, tra ricordanza e trascendenza. I protagonisti di questa celebrazione sacra sono Fonzino, il prescelto che guida il popolo nella costruzione del Tosello, un tempietto segreto, rivelato alla comunità ogni anno il giorno della festa; Biagino il leader di una comunità omosessuale di devoti, protagonista degli eventi liturgici più ortodossi e portatrice di remote usanze legate al mondo omosessuale, come il matrimonio della Zeza, la Morte di Carnevale e la Figliata dei Femminielli; Maurizio, uno dei grandi danzatori del culto; Ciccio il Fuochista, che durante le riprese era ancora un laico, e ora veste l’abito monacale nel monastero dei benedettini di Camogli. L’attesa della Madonna scandisce i giorni che precedono la festa, tra semina dei campi e il ripetersi di riti popolari che scandiscono il passaggio delle stagioni. Fino al giorno della festa, quando tutto si scioglie in un tripudio di musica e danza volto alla catarsi e alla nascita di una nuova primavera. Un doc insolito che nasce dal bisogno di recuperare tradizioni popolari e mostrare le trasformazione di un’antica religiosità.
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