Istanbul, città che unisce est e ovest, è considerata dagli addetti ai lavori, la mecca gay d’Europa. Tuttavia, sebbene la città abbia adottato uno stile di vita occidentale, vi abitano ancora oggi un gran numero di persone tradizionaliste e conservatrici. Nella tensione tra il vecchio e il nuovo, tra il tradizionale e il rivoluzonario, tra conservazione e cambiamento, sono completamente immersi i protagonisti di questo documentario, gay e transessuali dai diversi stili di vita. Il film segue questi giovani, le loro problematiche, la loro diversità e le loro lotte con le autorità, con i militari, con la società, con le loro famiglie e, naturalmente, anche con loro stessi, con l’autodeterminazione, con l’autoaccettazione. Mehmet è stato arrestato e imprigionato per undici mesi perché si era rifiutato di diventare un agente della macchina militare che sta governando la Turchia di oggi. C’è ancora molto cammino da fare per i diritti civili, per la libertà, per l’audeterminazione. I successi e i fallimenti di questi giovani ci permettono di conoscere la realtà odierna dell’altro lato di Istanbul.
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