L' Oggetto del mio desiderio

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L' Oggetto del mio desiderio

Un cast di attori molto bravi spinge questa commedia fuori dalla mediocrità holliwoodiana. Non molto lontano, però.
La protagonista (J.Aniston) lavora come assistente sociale e cerca di spiegare alle sue ragazze l’importanza di conoscere se stesse prima di rimanere incinta. Ha un fidanzato che la ama tanto ma in compagnia del quale si annoia a morte. Il giorno in cui scopre di essere incinta, decide che il padre di suo figlio è l’ultimo uomo al mondo con il quale vorrebbe vivere. Che fare allora? Si rivolge al ragazzo gay col quale abita e del quale è da sempre innamorata. Ma può una relazione essere duratura e soddisfacente senza il collante sessuale? Il film vorrebbe rispondere a questa domanda che non ha bisogno di risposta.

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7 commenti

  1. thediamondwink

    La solita “commediola” americana dove si cerca di rendere interessante una storia tra due persone con gusti sessuali differenti. Noia pazzesca! Non vedo tutta questa bravura nella Aniston, la trovo banale e scialba.
    Consiglio di vedere il film, solo a chi si aspetta poco o quasi niente! A me non ha trasmesso proprio niente, ne a livello sociale ne emotivo, quelle trattate nella commedia, non le reputo “problematiche”, ma bensì “situazioni”.

  2. Commedia godibile e non troppo banale. Dolce la regia e apprezzabili gli attori, mi sono piaciuti molto anche le caratterizzazioni di tutti i personaggi secondari. Generalmente poi le donne che si innamorano degli uomini gay mi sembrano sempre o delle poveracce vittime di qualche represso bugiardo o delle stolte più o meno consapevolmente masochiste (del resto si può dire qualcosa di molto simile anche dei gay che si innamorano di ragazzi etero)… Qui però lo sviluppo del loro rapporto è credibile e ben sviluppato e mi è sembrato più interessante perché egalitario: entrambi si lasciano trasportare troppo avanti presi dall’entusiasmo per quell’amore platonico, finché rimettere le cose nella giusta prospettiva non è ancor più doloroso… ma alla fine tutto bene, come in ogni commedia che si rispetti.
    ps: ma non dovrebbero essere tre le G?

  3. Nick88

    Ammetto di aver iniziato a guardare questo film, immaginando di spegnere dopo 10 minuti. E invece mi sono ricreduto.
    Intendiamoci, non si tratta di un capolavoro nè gli si avvicina (neppure lontanamente).
    Ma il tema (tra l’altro ancora attualissimo, il film è del ’98) viene affrontato con grande onestà intellettuale e con grande garbo. Ok, c’è il solito stereotipo dell’omosessuale perfettino, amico delle donne (qui reso molto bene dal volto d’angelo di Paul Rudd, prima che si dedicasse alla commedia demenziale), ma il film è interessante e anche abbastanza attuale. Pienamente promosso.

  4. Una commedia dal gusto americano e una trama non troppo banale. Si affrontano problemi e tematiche reali in modo diretto e chiaro anche se il finale è chiaramente a lieto fine e un po’ scontato.
    Caruccio =)

  5. Jim Puff

    Discreta commedia americana che affronta temi in auge.
    Può un gay rinunciare al sesso per fare da padre al figlio/a della sua migliore amica?
    Può una futura mamma vivere senza fare sesso con il suo amico gay che ha scelto come uomo ideale x far crescere la sua creatura e di cui è innamorata?

    Il film si dipana con una storia credibile e carina, dove si riflette anche (e non è poco!), sino a giungere alla conclusione che è meglio non rinunciare ai propri bisogni.

    Per questa deduzione forse non serviva un film, ma questo si vede volentieri; bravi gli attori con la Aniston un poco troppo atteggiata!

  6. orsonovara

    l’alternativa è fra l’amore come impegno e progetto di vita e l’amore-passione (fisico, emotivo, viscerale). L’amore come impegno rende infelici, lo si vede nel film, ma l’amore passionale e fisico prima o poi si esaurisce, questa è la mia opinione. Questo film mi ha reso un po’ triste.

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Varie

Nina (Jennifer Aniston) lavora come assistente sociale, trascinando una relazione sentimentale insoddisfacente più per pigrizia che per convinzione. Nel frattempo conosce George (Paul Rudd), un uomo gay che è stato appena scaricato dal suo compagno e gli offre un posto a casa sua come coinquilino.
Lui accetta volentieri e va a vivere a casa di Nina, anche se con molta disapprovazione da parte di Vince, il fidanzato di lei. Tra i due si instaura un rapporto molto intenso di amicizia anche se lei vorrebbe qualcosa di più. Quando Nina scopre di essere incinta di Vince è disperata e vuole rinunciare al bambino ma George la convince a non farlo.
Nel frattempo tra Nina e George ci sono alcune incomprensioni, soprattutto perché lei viene sempre messa da parte quando George decide di passare del tempo con i suoi vari compagni.
Nina propone a George di allevare il bambino con lei ma lui non accetta e così Nina va a vivere con Vince. Solo dopo un po’ di tempo George sente il desiderio di avere un figlio suo e così ci ripensa e va a vivere con Nina…

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