L’età dell’oro dell’Impero ottomano è chiamata “l’età dei tulipani”, proprio ciò che lo scrittore afro-americano James Baldwin trovò nella cosmopolita e vivace Istanbul del 1960. Fuggito dagli USA per via della sua omosessualità, osteggiata anche dalla comunità nera, Baldwin approda in Turchia dopo aver soggiornato, nei tardi anni Cinquanta, a Parigi, dove scrisse la sua più celebre opera, Giovanni’s Room, uno dei primi romanzi di culto del mondo gay. Affidandosi a un linguaggio ibrido, tra documentario e video arte, Aykan Safoglu, giovane filmmaker turco, ma berlinese d’adozione, apre l’album dei ricordi di famiglia, regalandoci un saggio poetico e biografico sulla memoria. Un flusso d’immagini esclusive (fotografie, cartoline, giornali e locandine d’epoca) che instaura un ipotetico dialogo tra il regista stesso e quell’intellettuale senza patria e senza razza. Vincitore del Gran Premio al Festival di Oberhausen nel 2013. (TGLFF)
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