Estate a Roma. Un professore (Wertmüller) s’innamora della psicologa (Sandrelli) che abita nel palazzo di fronte: ma la voce calda e comprensiva che gli risponde è quella di un travestito (Bellinzoni) in cura presso di lei. Commedia degli equivoci di chiara derivazione teatrale, con qualche ambizione di regia, ma con ritmi e tempi quasi sempre sbagliati. Tra Wertmüller che recita troppo e la Sandrelli lasciata in balia di se stessa, chi ne esce meglio è Bellinzoni. Camerini, nipote del regista Mario, compare nella parte dell’inquilino del piano di sopra. (P. Mereghetti)
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