I tabù (e le ipocrisie) del mondo arabo: la fede, le libertà personali, la violenza sulle donne e l’omosessualità. Di origine libano-palestinese ma residente a Dubai e appartenente all’elite culturale occidentalizzata del paese, il regista si interroga sulla sua condizione di arabo e di omosesssuale, facendo coming out davanti alla telecamera. Nel corso della complicatissima realizzazione (censure, impedimenti, omertà, pericoli veri), il documentario, continuamente montato e rimontato, prende le forme claustrofobiche di una confessione a viso aperto e, al tempo stesso, di una accorata denuncia civile. Tra paesaggi avveneristici e centri commerciali sfavillanti, tra benessere e oscurantismo, le testimonianze di amici e familiari, di leader religiosi e di cittadini qualsiasi. Compresa la madre del regista che prende coraggiosamente le parti del figlio. (Togay 2010)
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