La tedesca Eleni (Odine Johne, premiata come miglior artista emergente per questo film al Schwerin Art festival) parte con la sua ragazza Kaia per un viaggio in Norvegia dove vorrebbe rivedere il padre che l’abbandonò giovanissima. Ma Kaia, dopo un litigio col padre, sparisce lasciando solo un messaggio dove dice che non regge più ed ha bisogno di spazio. Eleni è disperata. Si sente completamente sola in un paese straniero. Deve assolutamente ritrovare Kaia. Inizia così una lunga peregrinazione oltre il circolo polare artico, tra splendidi paesaggi, ma anche con grandi difficoltà come il freddo, la fame, le intemperie, il segnale del cellulare che manca, le difficoltà linguistiche. Riesce però a trovare sempre persone ospitali che vorrebbero aiutarla. Alla fine, trova anche una ragazza che sembra volerle dare qualcosa di più del semplice aiuto. Eleni, pur sempre determinata nel voler ritrovare la sua ragazza, inizia a sentire anche il peso di una insopportabile solitudine. Attraverso nuove esperienze e nuove solidarietà, dando maggior spazio alle sue intuizioni ed ai suoi desideri inconsci, Eleni arriverà a percepire una nuova prospettiva di vita, più rispondente ai suoi veri bisogni… Un insolito road movie d’atmosfera, un bellissimo viaggio dell’anima e del corpo, tra paesaggi mozzafiato, alla scoperta di se stessi. Il regista ha spiegato: “Tutti i miei film affrontano la questione di chi sei davvero, di chi veramente potresti essere, di come dovresti organizzare la tua vita in modo da essere fedele alla tua voce interiore. Cerco di esplorare le possibilità di scoprire e seguire le proprie vere intenzioni. Cosa che è inevitabilmente connessa all’amore, problema centrale di ogni relazione. Bisogna scoprire chi sono io in relazione a te”
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