Debutto alla regia del prolifico sceneggiatore gay John August (Charlie and the Chocolate Factory, Go, Big Fish) con questo interessante psico-thriller diviso in tre parti che hanno come protagonisti gli stessi attori (il ruolo maschile è sempre dell’accattivante attore comico Ryan Reynolds). Le storie affrontano i temi della creatività responsabile, dell’amicizia, del tradimento e dell’autodistruzione in modo convincente, intrigante e, a volte, molto divertente. Nel primo capitolo “The Prisoner” – Gary, un attore famoso (che possiamo ammirare a torso nudo nei primi dieci minuti del film), vive a casa di Margaret, la sua produttrice, senza sapere di essere prigioniero. La casa, infatti, è controllata giorno e notte da sofsticati congegni tecnologici. Una dei suoi vicini, Sarah, però decide di aiutarlo a scoprire la verità. Nel secondo capitolo. “Reality Television” – Gavin è un importante e meticoloso autore gay hollywoodiano. La storia sembra riflettere molto dell’esperienza vissuta personalmente dal segista stesso come sceneggiatore hollywoodiano. La sua ultima, nuova idea sta per concretizzarsi in una puntata pilota prodotta da Susan. Ma le indagini di mercato aprono inquietanti interrogativi. Perché anche questa serie televisiva raggiunga il successo, i due capiscono di doversi liberare di Melissa, loro amica e collaboratrice. Nel terzo capitolo, “Knowing” – Gabriel e Mary sono sposati e hanno una figlia, Noelle. A loro sembra di sapere tutto l’uno dell’altra finché un giorno hanno un incidente lungo una strada di montagna. Mentre Gabriel va da solo in cerca di aiuto, la piccola Noelle trova un nastro videoregistrato. Lei e sua madre decidono di vederlo, scoprendo così, una accanto all’altra, la vera identità di Gabriel. Anche lui, in seguito all’incontro con Sierra, una donna misteriosa incontrata per la strada, dovrà fare i conti con il passato
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