Un film girato tutto in interni che ci presenta quella che dovrebbe essere una famiglia americana della middle class contemporanea. Vorrebbe essere una analisi più interiore che esteriore, un flash sui sentimenti e sui legami più intimi che dovrebbero tenere unita una famiglia. La famiglia è democratica, aperta, c’è anche un figlio omosessuale, sordomuto e fidanzato con uno di colore (mai nemmeno un bacio), molto bene integrati, che restano però sullo sfondo, offrendo solo l’opportunità di qualche battuta sui gay, che secondo l’ospite appena arrivata (la fidanzata del figlio Everett) non sono persone normali. Ma lo scontro principale è quello generazionale. Così le contraddizioni esplodono e la commedia diventa quasi un dramma, salvo riappacificare tutti nel conciliante finale, davanti alla malattia mortale della madre. Un film natalizio a tutti gli effetti.
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Diane Keaton è assolutamente la migliore, il resto è da dimenticare …
Una Diane Keaton bravissima come sempre e una Sarah Jessica Parker in una delle sue interpretazioni a mio parere (ma a quanto ho sentito in giro solo mio) in una delle sue migliori interpretazioni… E’ una commedia natalzia e questo basta a dire tutto anche se il finale dolce/amaro stempera l’attacco di diabete finale… una commedia da 7 per i miei gusti…
Una commedia natalizia (tutti alla fine si è +buoni) dove si piange molto e si ride un poco meno.
Il soggetto del trambusto è la fidanzata del primogenito che torna a casa x le vacanze natalizie: una donna (Sarah Jessica Parker – Sex and the city) nevrotica, insicura, moralista contro tutta la numerosa famiglia del fidanzato, democratica, aperta, gioviale.
In un’alternanza di momenti acidi e stucchevoli le situazioni cambiano con un finale lieto (anche la coppia gay sordo/nero avrà in adozione un tenero pargolo) e vissero tutti felici e contenti (a parte la capofamiglia che ci lascia le penne prima della fine).
Il regista Bezucha ci aveva convinto molto di + nel 2000 con “Big Eden” !