Il titolo del film fa riferimento al centro artistico di Montreal (St-Laurent street), popolato negli anni ’70 da una comunità intergenerazionale di bohemian e prostituti, che vi trovavano appartamenti a prezzi economici. Nel film autobiografico, Frank Vitale interpreta un fotografo che vive circondato da reietti, drogati e artisti. Più posato e introverso di molti suoi amici, Frank cattura subito l’attenzione di Johnny, un quattordicenne della periferia. Ma la loro relazione viene condannata dalla incredibile ipocrisia e possessività che serpeggia nel gruppo di amici e parenti appena scoprono l’intensità del legame tra Frank e il ragazzo. Il film, un documento fondamentale per la cultura queer di quegli anni in Canada, è stato per decenni introvabile ed è stato restaurato nel 2009 da Dave Douglas, insegnante di film e sessualità alla Concordia University (Montreal) in collaborazione col regista Frank Vitale.
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