Un giovane ricco, brillante, con una bella moglie e solida posizione, assassina, senza un motivo apparente, una prostituta. Si tenta di ricostruire il movente. Nel manicomio criminale in cui viene rinchiuso, si ritrovano il magistrato, lo psichiatra del giovane, la moglie, la madre, i conoscenti: ognuno porta una sua spiegazione di quel delitto gratuito. Ma ciascuna sembra vanificare quella precedente. Un Bergman tagliente, raggelato, capace di dare vita ad un film coinvolgente, disperato e lancinante. Film in bianco e nero con alcune scene a colori per sottolineare il cambiamento avvenuto nel protagonista. Il personaggio omosessuale nel film è Tim (Walter Schmidinger) il collega della moglie di Peter Egerman, il protagonista, del quale è segretamente innamorato e che sarà chiamato insieme agli altri personaggi ad immaginare il perchè di quell’assassionio. Bel film, impegnativo seguirlo. (Paolo Cucchi)
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