Ambientato nel vivace e variopinto quartiere La Mission di San Francisco, il film diretto e scritto da Peter Bratt, (fratello del protagonista Benjamin Bratt che interpreta Che), è la storia di una redenzione che deve fare i conti con la tradizione Azteca. Temuto e rispettato come il più duro Chicano (americano di origine messicana )del quartiere, Che, ex detenuto e alcoolizzato, ricorre alla violenza e all’intimidazione per ottenere quello che vuole. Autista di bus durante il giorno, Che vive per l’amato figlio Jesse, gli amici di una vita, e la sua passione per le auto modificate degli anni ’50. Che e la sua “Mission Boyz” recuperano vecchie auto trasformandole in auto d’epoca. Tutto il mondo macho e virile di Che va in frantumi quando scopre che il figlio Jesse conduce una vita sgreta da gay. In un impeto d’ira, Che tempesta di pugni Jesse e lo getta fuori di casa. Lena, una bella vicina di casa con un carattere da non sottovalutare, non è certo una donna da lascirsi intimorire dai segreti. La reciproca attrazione permette a Lena di sfidare Che e di aiutarlo a riesaminare il suo passato e il suo stile di vita. Un film intenso sulla riabilitazione e trasformazione di un uomo che si ritrova, per antichi pregiudizi, col cuore in frantumi. In concorso al Sundance 2009.
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Mi dite se il film c’è anche in italiano o è solo in lingua originale? non riesco a trovarlo. Grazie
Un film violento e insolito , ottimamente recitato , in particolare da Benjamin Bratt (il Che , padre violento e tormentato) e da tutti gli altri attori in generale. Una storia di machismo e omofobia tra i messicani di San Francisco , tenaci conservatori dei riti Aztechi e dei costumi dei loro antenati. Interamente girato nel quartiere di La Missiòn , il contraltare omofobo di Castro e della più grande comunità gay americana. Da vedere. Voto 8.
Veramente bello. Sono padre (e bisessuale) ed ho capito quel padre schiavo della sua chiusa e stupida cultura.Film realistico e al tempo stesso passionale, fra i migliori che ho visto nell’ultimo anno.
E non è di tutti i giorni vedere un film americano che pone la violenza come una malattia piuttosto che un toccasana.