Sequenze (in b/n) sulla vita di yukio Mishima (Ken Ogata), lo scrittore giapponese che si suicidò nel 1971 per protestare contro la modernizzazione del Giappone, sono mescolati a episodi (a colori) tratti dai suoi romanzi. Abbagliante la messa in scena, la musica di Glass e l’interpretazione ma nel complesso un po freddino. Il regista ammise che, per accordi presi con la vedova, non ha potuto mettere in primo piano l’omosessualità di Mishima, che comunque traspare in molti dettagli riguardanti il rapporto con altri uomini e col suo corpo medesimo.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi