Sicuramente un classico del cinema comico, una parodia dei western, girato nel lontano 1974 da uno dei più famosi registi hollywoodiani, Mel Brooks. Difficile però che un omosessuale possa veramente divertirsi vedendo questo film, pieno di insulti omofobi e stereotipi gay. Così come di insulti razziali. Anche se, nelle intenzioni degli autori, dovrebbero essere proprio questi atteggiamenti offensivi a venire ridicolizzati. E molti spettatori affermano che il film è così divertente da risultare in ogni modo inoffensivo. Uno dei momenti più cruciali è un numero musicale tutto al maschile (una specie di film nel film) dove ogni ballerino è uno stereotipo gay. Il direttore del coro gay, Buddy Bizarre (Dom DeLuise), chiama i personaggi con appellativi come Sissy (femminuccia) o Faggot (frocio). Nel 2014, Brooks, intervistato da Entertainment Weekly, ha raccontato che la produzione gli aveva dato la massima libertà ma anche tassativamente proibito di fare scene gay. Questa scena che miscelava cowboys e coro gay, doveva essere cancellata ma alla fine Brooks ottenne il permesso di mantenerla (si vede anche un rude cowboy che esce in compagnia di un ballerino gay). Il film racconta la storia di una città Rockridge e del suo sceriffo afro-americano Bart (Cleavon Little), che cavalca una sella firmata Gucci , che con l’aiuto del pistolero, ex alcoolizzato, Jim (Gene Wilder, recentemente scomparso), combatte i corrotti potenti che vogliono sfrattare gli abitanti della città per lasciare spazio alla costruzione di una ferrovia. Il film vuole prendere in giro, divertendoci, il razzismo, i neri, i gay, le lesbiche, ma anche i bianchi, le donne, l’omofobia, gli stupri, gli stranieri, Hitler, le relazioni interrazziali, ecc. ecc. Purtroppo con una mano pesante, un po’ troppo, nei nostri confronti.
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