Pieno di aspettative Etienne arriva a Parigi da Lione per studiare cinema alla Sorbona. Saluta la sua ragazza Lucie con la promessa di chiamarla regolarmente con Skype. Nel suo corso conosce Mathias e Jean-Noël, che provengono anche loro da città più piccole e condividono con lui la stessa passione per il cinema. Insieme passano il tempo discutendo di canoni cinematografici, leggendo testi di Flaubert e Pasolini e ascoltando Bach e Mahler. Jean-Noël si rivela essere un amico affabile che cerca di rafforzare la fragile fiducia in sé stesso di Etienne. Mathias invece appare spesso critico, inavvicinabile e misterioso. Gli piace litigare e spesso sparisce per settimane senza che gli altri sappiano dove si trovi. D’altra parte nessuno va a vedere il suo film che ha girato come saggio scolastico. Etienne è particolarmente deluso quando scopre che Mathias condivide un segreto con Annabelle, una giovane donna che condivide con Etienne l’appartamento, della quale egli è segretamente innamorato.
Questo tenero e malinconico studio in bianco e nero di Jean Paul Civeyrac sull’incontro di tre giovani uomini con l’arte e la vita è anche una dichiarazione di amore del regista per il cinema classico e la città di Parigi.
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