Il film è tratto dalla vera biografia di Walter Dempster Jr. in arte Walterina Markova. E’ noto che durante la seconda guerra mondiale, migliaia di donne (dalle 80.000 alle 200.000 in tutta l’Asia) furono costrette dall’esercito giapponese a prostituirsi ai soldati in apposite “case di conforto”. Prima della testimonianza di Markova non si sapeva che anche alcuni uomini avevano avuto un trattamento simile. Il film inizia ai giorni nostri con il vecchio Markova (73 anni) che vive nella allegra casa di riposo “Home for Golden Gays” fondata e gestita da Justo Justo, consigliere comunale gay di Pasay City (Manila). Essendo ancora in forma, Markova insegna danza e portamento alle ragazze che vogliono fare le ballerine in Giappone. Un giorno, avendo visto in televisione un documentario sulle “comfort women”, egli decide che deve rendere pubblica la sua storia, così, con l’aiuto di Justo Justo, contatta la giornalista televisiva Loren Legarda (che nel film interpreta se stessa), promettendole un’intervista con una ex donna di conforto. Quando Lingarda scopre che Markova è la ‘donna’ in questione si arrabbia, ma poi accetta di farsi raccontare tutto… segue sulla scheda (R.M.)
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