Marcos è un ragazzo di 17 anni che vive con la famiglia in una modesta fattoria nella campagna vicina a Buenos Aires. Per lui solitamente non c’è molto da fare: mentre suo padre fa i lavori pesanti nei campi, lui rimane a casa con sua madre e quando è solo cerca di ritagliarsi delle piccole isole di libertà, nella sua stanza chiusa, truccandosi il viso e indossando colorati abiti femminili. Il ronzio delle motociclette dei ragazzi del luogo promette libertà ma è anche una minaccia. Quando ad un certo punto appare il giovane Federico, Marcos intravede la speranza di una via d’uscita da quel mondo chiuso.
Dopo la morte del padre però Marcos è costretto dalla madre a prendersi carico dei lavori agricoli ed a reprimere il suo comportamento femminile. La famiglia ha bisogno di soldi e le mucche vanno curate. Cresce sia in famiglia che all’esterno la violenza verbale e fisica contro di lui. Finché una mattina …
“Marilyn” si ispira alla storia vera di Marcelo B, soprannominato Marilyn, che venne condannato all’ergastolo per aver ucciso sua madre e suo fratello con un fucile nel 2009 e che poi fu partner del primo matrimonio gay in carcere in Argentina. Il regista Martin Rodriguez Redondo ha precisato di essersi allontanato dal personaggio reale per concentrarsi sugli abusi subiti nella sfera sociale e privata da un ragazzo che compie uno dei delitti più moralmente condannati. Ha detto Rodriguez: “‘Marilyn’ è un film sull’identità. Di come ci distanziamo dai nostri genitori e dai loro desideri. Questa è la storia di un personaggio tragico e disperato che trova che l’unico modo per lasciare sua madre è ucciderla “. Preentato alla Berlinale 2018 nella sezione Panorama. In concorso per il Teddy Award
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