Il soldato Paolo Passeri laureato in lettere, nonostante le domande per entrare all’accademia ufficiali, è costretto a compiere il servizio militare come semplice soldato, nella caserma diretta dal capitano Asciutto.
Paolo è un ragazzo timido e riservato e presto diventa la vittima designata sia degli istruttori che dei “nonni” che lo prendono di mira con scherzi pesanti.
Il capitano Asciutto insegue l’unico scopo della sua vita: far diventare veri uomini i giovani soldati che gli sono stati affidati, seguendoli anche in libera uscita e cercando di impedirgli di prostituirsi per denaro.
Il capitano che anche nella vita familiare usa il pugno di ferro con la moglie Rossana è tormentato dal dubbio di essere tradito.
E’ in questa nevrosi che il capitano Asciutto nota il soldato Paolo e lo sceglie come pupillo e cavia dei suoi metodi brutalizzandolo ma conquistandone l’amicizia.
Paolo diviene prima il confidente del suo superiore, poi la spia ed infine, accomunato alla moglie di Asciutto dal senso di straniamento della vita di caserma, ne diviene l’amante.
Il film, uno dei migliori e più lucidi di Bellocchio è un analisi del ruolo della donna ancora troppo subalterno al maschio , ed una accusa di inutilità e brutalità del servizio militare ed in generale del sistema istituzionale autoritario e repressivo.
Il film pervaso da un omosessualità latente tra il capitano Asciutto e il soldato Passeri, è ben interpretato da Michele Placido, Franco Nero, Miou Miou e in una piccola parte da Alessandro Haber nel ruolo di un soldato; non ultimo, la vista è allietata da un bel nudo di Franco Nero… segue sulla scheda (I.F.)
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Messaggio evidente nel film è l’emancipazione della donna ma, soprattutto, la discriminazione sessuale nei confronti degli omosessuali, evidente protesta contro la società degli anni 70. Ho trovato eccellente la recitazione di Franco Nero, un personaggio maschilista e amante della violenza, e, molto bravo anche il giovanissimo Placido. Mi è piaciuto molto