Jonathan Switcher è un simpatico ragazzo di Philadelphia che, costretto a trovarsi un qualsiasi lavoro, colleziona una serie di licenziamenti, poiché si ostina a mettere un pizzico di creatività in ogni cosa anche banale che faccia. E’ bravissimo a fabbricare manichini presso la ditta “Prince”, dove fa anche il vetrinista e dove è finalmente assunto dalla anziana presidentessa, che egli ha salvato da un pericolo, giusto davanti alla facciata del grande magazzino. Uno dei suoi manichini, quando è solo con lui e a tutti invisibile, si anima e assume le sembianze di una graziosa principessa egiziana vissuta sotto i Faraoni, e ora rediviva… Il film, dove tutti i personaggi sono presentati come caricature, non è granchè, ma vale la pena di essere visto per il personaggio scheccante di Hollywood Monrose (Meshach Taylor), l’assistente di Jonathan e l’unico che non lo prende in giro per essersi innamorato di un manichino. Hollywood guida una sgargiante cadillac (che per non dare nell’occhio copre con una coperta ancora più vistosa), è stereotipato al massimo ma sia per le battute che dice (le migliori del film) che per la sua parte, diventa uno dei personaggi più amabili del fim.
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