Manhattan

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Manhattan

“…Al tavolo di un ristorante quattro amici (Ike e la diciassettenne Tracy, Yale e sua moglie Emily) stanno parlando della vita e dell’arte. Ike ha una relazione con Tracy mentre Yale, di lì a poco, gli comunicherà di essersi innamorato di Mary, una giornalista. Ike incontra, di lì a qualche giorno, Mary in compagnia di Yale ed emergono i loro punti di vista opposti sull’arte. La vita di Ike non è semplice. Si è separato dalla sua seconda moglie che ora convive con una donna e sta per pubblicare un libro con rivelazioni scabrose sul loro matrimonio. Si è anche licenziato dal lavoro di sceneggiatore televisivo perché vuole provare a scrivere un vero libro. Con Tracy, per quanto tutto funzioni bene soprattutto sul piano dell’attrazione fisica, cerca di portare avanti un rapporto poco impegnativo, invitandola a cogliere l’occasione di recarsi a Londra per uno stage teatrale. Intanto Ike reincontra Mary e scopre affinità inattese. Non vuole però tradire l’amico. Solo quando capisce che Yale è ancora troppo legato alla moglie consente che l’intimità con Mary aumenti. Ike lascia Tracy, che si è innamorata profondamente di lui, e cerca di aiutare la sua nuova compagna a liberarsi dalle sue insicurezze. Non appena Yale si rifà vivo, promettendo di lasciare la moglie, Mary però torna a stare con lui nonostante i tentativi di Ike per farla desistere. Registrando appunti per il suo libro, un giorno Ike scopre di pensare ancora a Tracy e va a cercarla. La ragazza sta partendo per Londra. Lui cerca di convincerla a restare temendo che l’esperienza la cambi ma Tracy, con calma, gli chiede un po” di fiducia. Le immagini di Manhattan e la musica di Gershwin tornano a riempire lo schermo…” (Lietta Tornabuoni, La Stampa)

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4 commenti

  1. Sono di parte, amo il cinema di Woody Allen e trovo che Manhattan assieme ad Io e Annie sia un capolavoro della cinematografia mondiale. Oltre a cio’, bellissima e bravissima come sempre Meril Streep.

  2. thediamondwink

    L’immagine di NY a fine anni 70 è meravigliosa, come meravigliosa è Meryl Streep egregiamente diretta da Woody Allen. Il film, uno dei miei preferiti del regista, naviga tra romanticismo e una sottile ironia, caratteristica familiare al regista, che riesce sempre a coinvolgermi in qualsiasi sua opera. Mi ha colpito molto anche la colonna sonora, molto interessante!

  3. Skippy'90

    Eccezionale. Visto ieri in dvd, è un film saldo e ben curato sotto i punti di vista, che tratta sottolineato da una splendida musica(specialmente l’inizio) tutte le relazioni che si possono instaurare tra coniugi, amanti ed ex.

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trailer: Manhattan

https://youtube.com/watch?v=aTyBei97oy8%26hl%3Dit_IT%26fs%3D1

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“Scampoli di situazioni, storie narrate per frasi brevi, intelligenza in pillole dispensata ai personaggi prediletti, sul fondale di una New York a cui Woody Allen, tramite le musiche di Gershwin, dispiega un persistente canto d’amore. ‘Manhattan’ cela il trepido cinismo di un autore che qualche volta si abbiglia da filosofo, qualche altra da sociologo, ma alla fine tiene a farsi passare per un fallimentare ‘playboy’ (…). Girato in uno splendente bianco e nero dal grande operatore Gordon Willis, ‘Manhattan’ è costruito su misura per i testi e le battute di Woody Allen, i personaggi sono pretesti simpatici che l’autore schizza perché li dà già per conosciuti, e su cui scarica delle considerazioni di una comicità sottile, che entra nella pelle, sollecitando un inconsueto godimento intellettuale. Dimenticata, sembra, l’incursione nel drammatico di ‘Interiors’, Woody ha ormai eletto se stesso a centro dei suoi film, si adula e si liscia salvo riservarsi anche la mortificante stoccata finale.” (Alfio Cantelli, ‘Il Giornale’)

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