Ambizioso film sperimentale, portato a termine grazie al foundriser, diretto da un giovane regista canadese (che ora vive a Berlino) già apprezzato per il corto “Rough Trade”. Un film tra reale e surreale, con tutti i protagonisti gay, ma, dice il regista, “non è un film sull’essere gay o sulla giustificazione dell’omosessualità. Questo film è l’incarnazione della mia prospettiva di outsider. È immaginario, ma è un prodotto delle esperienze che hanno plasmato gli ultimi otto mesi che ho trascorso a Berlino – come un estraneo in una città piena di estranei”.
Matthew è un canadese appena arrivato a Berlino. È venuto per fuggire da se stesso, per ricominciare da capo. Quando incontra Matthias, pensa di aver trovato quello che stava cercando. Matthias è il nuovo Matthew, è tutto quello che Matthew vorrebbe essere. Consciamente o inconsciamente, Matthew inizia a prendere il sopravvento sull’identità di Matthias. Si taglia i capelli, si fa un tatuaggio, acquista nuovi vestiti. Quando Matthias subisce un incidente in moto, l’opportunità è troppo perfetta. Matthew è Matthias. Nel suo delirio, i sogni e i ricordi di Matthias si confondono, fondendosi con la realtà che accade fuori. L’interno diventa esterno. Dove finisce il vero e inizia l’artificiale. Siamo in un puzzle con tutte le parti coinvolte.
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Come faccio a vederlo?????
Come faccio a vederlo ?????????
Lentissimo, da diventare quasi noioso.