Makuti, una madre single di mezza età, sta cercando disperatamente sua figlia diciannovenne che è fuggita di casa per andare a prostituirsi in strada. Makuti e sua figlia non sono donne comuni: sono transessuali e il loro linguaggio viene chiamato Loxoro. Il film racconta la storia di questa ricerca presentandoci con realismo e umanità il variopinto mondo dei transessuali peruviani, su come si rapportano tra di loro, su come si aiutano e solidarizzano, su come usano il loro linguaggio loxoro. La regista Claudia Llosa aveva vinto l’Orso d’Oro a Berlino nel 2009 per il suo film “La teta asustada”, con questo corto vince il Premio Teddy alla Berlinale 2012 con la seguente motivazione: “La giuria è rimasta impressionata dall’ammirevole modo in cui questo film conferisce dignità alle vite di una comunità raramente rappresentata, mostrandoci con coraggio un’umanità poche volte analizzata così profondamente in un cortometraggio”
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