Ottime credenziali per un film distribuito dalla Twentieth Century Fox, che al pari di “Chiamami col tuo nome” potrebbe essere il film cult gay del 2018. Regista è Greg Berlanti, nostro beniamino dal tempo de “Il club dei cuori infranti” che ci ha poi deliziati con serie inclusive come “Brothers & Sisters”, “The Flash”, “Dawson’s Creek”, ecc. Berlanti è da sempre gay dichiarato e sposato col calciatore Robbie Rogers col quale sta crescendo un figlio avuto da una madre surrogata. Sceneggiatori sono la coppia Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, gli stessi di diversi episodi della serie “This Is Us” che ci ha regalato una delle storie gay più commoventi. Il soggetto è ricavato dal libro “Simon vs. Homo Sapiens Agenda” di Becky Albertalli, una psicologa specializzata sulle tematiche dell’adolescenza, un libro che però ci è sembrato assai inferiore al film. La storia è quella di un grande amore, il primo e indimenticabile, inizialmente espistolare, che seguiamo col cuore in mano, quasi dimenticandoci che i protagonisti sono gay. Ma c’è anche il problema di essere se stessi, di venire allo scoperto, di abbandonare la paura e la sfiducia in se stessi e negli altri. Scene drammatiche si alternano a momenti delicati e teneri senza mai cadere nel sentimentalismo, accompagnate da un uso intelligente dell’umorismo che anzichè togliere sembra aggiungere spessore al tutto. Un film che non lascia indifferenti nessuno, siano gay o etero, capace di fare riflettere senza mai essere palesemente didattico. Nelle prime proiezioni americane il film riceve alla fine un caloroso applauso da tutto il pubblico, cosa assai rara da quelle parti. Il tutto è sostenuto da un cast eccezionale, a partire dal protagonista, un bravissimo Nick Robinson (Jurassic World, Noi siamo tutto) capace di farci leggere sul suo volto le più sottili emozioni.
Simon Spier (Nick Robinson) è un adolescente come tanti (“proprio come te” dice la voce che apre il film), con padre di ampie vedute, Jack (Josh Duhamel) che è stato un campione quarterback, e una madre, Emily (Jennifer Gardner), intellettuale sensibile e attenta (farà un bel discorso al figlio, ricordandoci quello del padre in “Chiamami col tuo nome”). Insieme alla sorella minore Nora (Talitha Eliana Bateman), appassionata di cucina nonostante i risultati non siamo sempre al meglio, formano un’amorevole famiglia, proprio come tante altre. Simon ha anche un affiatato gruppo di amici, con l’amica di lunga data Leah (Katherine Langford), l’amico Nick (Jorge Lendeborg, Jr.), e Abby (Alexandra Shipp), appena trasferitasi. Con loro esce spesso, anche solo per prendere un caffè o andare a qualche evento sportivo. Tutto normale e tranquillo tranne il fatto che Simon ha un segreto, quello di essere gay (delizioso il flashback che ci racconta di come l’ha scoperto, sebbene sia ancora esitante a pronunciare la parola gay anche solo con se stesso). Un giorno legge sul blog scolastico dei pettegolezzi di un certo Blue che viene definito gay. Inizia quindi una corrispondenza segreta con questo Blue, sicuramente un suo anonimo compagno di classe. Le cose si complicano quando queste mail vengono lette da Martin (Logan Addison), il cattivo di turno, che ne approfitta per un piccolo ricatto…
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Filmetto semplice, politicamente corretto, da Mulino Bianco insomma! Attori nella media e ambientazione banale.
Molto carino, veramente consigliato!