Valerie non riesce, da un po’ di tempo, a contattare suo figlio Simon che è dottore a Marsiglia. Si reca quindi nella città portuale francese e trova il suo appartamento vuoto. Si rivolge all’ex fidanzato del figlio, Jens, col quale non ha mai avuto un buon rapporto (si danno ancora del lei), chiedendogli di raggiungerla per aiutarla nella ricerca del figlio in questa strana città. Jens, controvoglia, la raggiune a Marsiglia, mantenendosi inizialmente assai freddo e distaccato. Perchè Simon è sparito senza lasciare tracce? Come può essere che una persona che pensavi di conoscere molto bene ti diventi ad un tratto del tutto sconosciuta? Per Valerie e Jens ogni indizio sembra perdersi nel vuoto. Sebbene Simon abbia prenotato un viaggio in Marocco, non risulta esserci andato. Nessuno riesce a spiegarsi perchè Simon avrebbe acquistato una lussuosa macchina sportiva gialla. Valerie e Jens guardano insieme i video delle vacanze e altri film che hanno trovato nell’appartamento. Emerge chiaramente come Valerie non abbia in realtà mai accettato l’omosessualità del figlio. Proseguendo nelle indagini, riescono a trovare due persone, la collega di Simon, Camilla, e il misterioso venditore d’auto Jalil, che evidentemente avevano entrambi una speciale relazione con Simon. Intanto Valerie e Jens s’interrogano sul rapporto che avevano con Simon e conseguentemente tra loro stessi. Tutti sembrano doversi rimettere in discussione… Significativo che il film sia stato presentato alla Berlinale nella sezione Forum e non nella più prestigiosa sezione Panorama. Il regista affronta ancora il tema dell’omosessualità e della omogenitorialità (come nei precedenti “Unterwegs” del 2004 e “Ruckenwind” del 2009) ma forse in modo ancora troppo schematico, non al passo coi tempi. Ottima l’interpretazione di Corinna Harfouch e assai originale lo sguardo su Marsiglia, città sempre intrigante e misteriosa.
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Simon , medico gay che lavora a Marsiglia , svanisce nel nulla. Dalla Germania arrivano la madre e il suo ex-amante che cercano di rintracciarlo. Il film è basato sulla meticolosa ricerca che tenta di ricostruire i suoi ultimi giorni. Contemporaneamente e lentamente i due scoprono che sanno molto poco del figlio ed amante ed è su questa consapevolezza e rimpianto che il film avrebbe potuto alzarsi con un colpo d’ala. Il colpo d’ala non c’è e il tutto rimane sul piano abbastanza piatto di un normale mistery. Rimangono i bei paesaggi di Marsiglia e della Provenza e la buona recitazione della madre , personaggio duro e spigoloso ma fortemente legata allo scomparso. Voto 6.