Il mondo di Alvaro appartiene ai fiumi e ai ruscelli. Vive una esistenza semplice in una remota isola lontana dalle coste argentine. Pescare e incidere le canne sono le sue uniche fonti di reddito. In questo luogo è come se il tempo si fosse fermato. L’omosessualità di Alvaro lo rende uno straniero, così come il suo amore per i libri. L’unico legame tra questa povera parte del mondo, nel mezzo dell’ampio oceano, e la città della terraferma è la piccola barca dello skipper El Turu, “El Leon”, che trasporta gli isolani avanti e indietro una volta al giorno. Un uomo rude e a volte violento, El Turu è convinto che Alvaro sia una minaccia per quella remota comunità isolana, per i loro valori e le loro virtù. El Turu si sente come il tacito governatore di quel mondo e non può permettere che nulla in esso venga cambiato. Intollerante e implacabile opprime Alvaro ogni volta che può, rischiando anche di perdere il suo ritegno e decoro. Tuttavia, se potessimo conoscere la verità, scopriremmo che il suo rifiuto di una vita alternativa serve solo a nascondere i suoi interiori tormenti emozionali … (Berlinale 2007)
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