Jacob e Jørgen vivono insieme e sono omosessuali, così come la maggior parte di amici che li circondano. Tra festini e balli, Jacob chiede la mano di Jørgen che, emozionato, acconsente senza pensarci. Il fratello di quest’ultimo, però, ha una moglie molto piacevole ed intelligente, così affascinante che Jacob se ne innamora. Il tutto diventa più complicato quando Caroline scopre di aspettare un bambino da Jacob… “… Se il film della Joof ha un merito, non ci sono dubbi, è stato quello di saper riprendere con estrema naturalezza l’impeto passionale di una coppia gay che ama senza isterismi e senza ambiguità (niente lussuria sfrenata, né scambismi, né orgie sadomaso…), ama con generosità, si confronta, si rivela e nello stesso tempo, spontaneamente, desidera, tocca, abbraccia e accarezza. Ed è curioso quanto questo sguardo garbato ma deciso sappia scatenare i più consueti meccanismi di identificazione per cui anche lo spettatore “etero” finisce per fare il tifo per la coppia gay e si trova a vivere un’esperienza per lui assolutamente improbabile…” (S. Pellino – Sentieri Selvaggi)
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Fondalmente è un film carino, che si lascia guardare. La trama presenta due grosse pecche, grandi come due grattacieli: rappresenta una coppia gay consolidata che con poco si sfalda e fa scoprire l’eterosessualità in un uomo gay realizzato. Per questo a mio avviso non raggiunge la sufficienza…
Questo film è una specie di ‘diverso da chi?’ danese.. Però il finale è diverso, non lascia dubbi sulla vera natura del protagonista.. Comunque sembra una favoletta.. Per passare del tempo spensieratamente.. Non mi è piaciuta per niente la coppia di donne (presumibilmente lesbiche), rappresentate con dei cliché poco carini..