Saverio Crispo, il grande attore del cinema italiano, un genio, come lo definisce il critico Picci, è morto dieci anni fa. Le sue quattro figlie, avute da mogli diverse in altrettante parti del mondo, si radunano nella grande casa del paesino pugliese dove l’attore è nato. La figlia italiana con il compagno di cui è fidanzata clandestina. La figlia francese, con il più piccolo dei tre figli avuti da tre padri diversi. La figlia spagnola, l’unica sposata, con un marito impenitente traditore. E l’ultima figlia svedese che il padre non l’ha quasi mai visto. Arrivano anche le due vedove, la prima moglie italiana che se lo è ripreso e curato in vecchiaia, e l’attrice spagnola che lo ha sposato ai tempi dei western all’italiana. Nessuna delle figlie ha conosciuto veramente il grande padre che ognuna ha mitizzato e amato nelle epoche diverse della sua trionfale carriera. Nel mezzo dei festeggiamenti, quando ancora è attesa la quinta figlia, l’americana riconosciuta con la prova del Dna, irrompe invece Pedro del Rio, lo stunt che pare conoscere l’attore meglio di chiunque altro. Tra conferenze stampa, proiezioni, rivelazioni notturne di segreti, le donne del grande divo rivaleggiano, si affrontano, in un crescendo di emozioni e situazioni tragicomiche… Un’altro bellissimo flm della Comencini, nostro voto 8/10, che ci racconta una storia d’amore omosessuale essenziale alla trama del film, che l’autrice e regista spiega così: “Ogni amore omosessuale è diverso, è particolare. Non esiste la genericità nell’amore, anche in quello omosessuale. Ogni storia ha le sue particolarità. L’amore omosessuale è semplicemente amore, un incontro tra due persone, diverso per ciascuna e diverso anche nel tempo, a vent’anni è diverso che a quaranta, anche per la stessa coppia”. Non possiamo raccontare di più per non rovinare la sorpresa della visione (per questo motivo abbiamo messo una Q e non una L o G). Quelli più curiosi che rispettosi possono guardare la prima clip del film.
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