Ken Park e’ un adolescente che vive in un ordinato sobborgo di Los Angeles, che un giorno si suicida sparandosi alla tempia. Gli amici di Ken non hanno vite meno scioccanti: Shawn la mattina marina la scuola per avere incontri sessuali con la madre della propria fidanzata; Peaches è succube di un padre che la crede ancora pura e illibata; il sensibile Claude deve subire le pulsioni incestuose di un padre ubriacone; Tate vive con due nonni che sembrano usciti dalle pubblicità televisive e pratica una sorta di onanismo estremo.
L’occhio implacabile di Larry Clark, pioniere di un esibito voyeurismo, già all’indice per film espliciti quali “Kids” e “Bully”, mostra le vite vuote di questi ragazzi, che non trovano dialogo e felicità se non nel sesso, vissuto senza freni né disperazione; avvicinandosi con studiata oggettività alla pornografia, Clark varca senza pudori la soglia del manierismo e della malizia, addentrandosi nella parte più innominabile del lato oscuro del sogno americano: una legione di ragazzi che non crede più a nulla, e nulla chiede se non, disperatamente, amore e comprensione. Un film coraggioso, anche se non per tutti i palati. (MyMovies) Tra le varie storie raccontare, quella di Claude, un ragazzo tormentato dal padre a causa della sua effeminatezza. Effeminatezza che diventa una vera ossessione per il genitore. Fino a quando una sera il padre torna a casa ubriaco e si infila nel letto del figlio…
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La prima volta che ho visto questo film ho pensato: che cosa cavolo ho appena visto???.
La seconda volta: ho pensato la stessa cosa, ahaha.
Comunque non è tremendo, solo un po’ troppo forte in certe scene “leggermente” crude come la storia di Tate.