Opera prima di una regista autodidatta che dimostra una completa padronanza dei mezzi, dei personaggi e della storia. Un film disturbante, dove la distinzione tra il bene e il male, tra vittima e carnefice e tra quello che può essere normale o anormale diventa sempre più flebile con l’evolversi della vicenda. Il film inizia con due adolescenti che si incontrano e fanno subito amicizia. Frequentano una scuola privata, ma sono svogliati e sembrano sempre annoiati. Vengono poi sorpresi a rubare in un supermercato e cacciati via da una giovane impiegata, Sonja. La sera seguono Sonja fino a casa, la rapiscono e la rinchiudono in una fabbrica abbandonata. Perchè l’hanno fatto? Forse per dare un po’ di movimento alle loro vite, ma ora le cose diventano difficili e tutto sembra esasperarsi. Disorientamento, paura, desiderio e anche l’amore si trasformano sempre più in crudele aggressività. Un viaggio nel mondo chiuso e malinconico dell’adolescenza che si trasforma in violenza incontrollata…
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