Quest’opera è, secondo le intenzioni del regista, il proseguimento del suo film precedete, il bellissimo e superpremiato “Masahista”. Il film racconta la storia di una famiglia senza madre una decina d’anni dopo che l’eruzione del Monte Pinatubo inondò la città di Guagua in Pampanga, una singolare dimostrazione della forza della natura.
Mang Rudy, è uno scultore del legno, vedovo, che usa la mano forte con le sue tre figlie: l’amorevole ma ribelle Grace, la più giovane, che sta soffrendo per un matrimonio combinato; la testarda e cupa Lourdes, la fglia di mezzo, che sta cedendo a una storia extra-matrimoniale; e la più remissiva e anziana Jess, una lesbica che porta a casa la sua ragazza per prendersi cura del padre dopo che ha avuto un infarto. La storia copre una serie di eventi (un matrimonio, una processione, la distruzione dei raccolti per un incendio, una morte) che segnano l’inizio (inizio estate – Kaledo), lo sviluppo (metà estate – Maledo) e la fine (tarda estate- Ka-uran) dell’estate. Questo per farci capire che la vita, come il volgere delle stagioni e degli eventi, è mutevole e incostante. Nella struttura del film troviamo combinati gli elementi della natura (sole, luna, vento, fuoco e acqua) personificati nei diversi caratteri dei protagonisti, anch’essi soggetti ai cambiamenti delle loro emozioni e motivazioni. Come per significare che natura e vita sono indissolubilmente legate, sono forze con le quali ogni essere umano deve fare i conti. E siccome entrambe, natura e vita, sono imprevedibili, ne segue che il film termina con un messaggio generico ma che ognuno potrebbe interpretare a suo modo.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi