Judas Kiss

Judas Kiss
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Judas Kiss

Zachary Wells (Charlie David) è un regista gay fallito, semi alcoolista, che fa il tirapiedi a Hollywood. Una volta era stato un giovane regista prodigio. Adesso si presenta l’occasione di tornare nell’università della sua giovinezza come giudice di un tradizionale festival di cinema. Dovrà assegnare un ambito premio allo studente più brillante. La sua prima notte al campus finisce con un incontro sessuale con uno studente incontrato al locale bar gay. Il giorno successivo, lo stesso studente si trova davanti a Zach per un’intervista e si presenta col nome di Danny Reyes (Richard Harmon), che è lo stesso nome con cui veniva chiamato Zach da adolescente. Per di più Danny sta girando lo stesso film che fece vincere a Zach quel concorso. Scherzo del destino o sta succedendo qualcosa di strano? Zach si riconosce subito nel complicato Danny e appare chiaro che entrambi gli uomini dovranno presto fare delle scelte importanti, ma il percorso che hanno davanti non sarà semplice… Una storia apparentemente complicata che rende al film un fascino ambiguo, anche se di non facile impatto. Il feeling che si viene a creare tra i due protagonisti, il giovane Harmon e David, è fantastico e ricco di sfumature, tra passione, diffidenza, ostilità e compulsione. Melodramma e fantasy s’incrociano con elementi di surrealismo, romanticismo, malvagità e redenzione. Per godersi il film non bisogna andare a cercare le connessioni o i dettagli, cioè i come o i perché, ma lasciarsi trasportare dalle immagini (splendide) e dalle ottime interpretazioni. L’unica domanda che vi è concesso di farvi è: se voi aveste la possibilità di tornare indietro negli anni della vostra giovinezza sapreste consigliarvi su quali errori o sbagli non dovreste fare?

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3 commenti

  1. Desirion

    Film decisamente carino, leggero ma intrigante. Ottima interpretazione di Richard Harmon nel personaggio del giovane Danny. Piacevole la situazione gay; estremamente rilassata e friendly, che si respira in ogni scena del film, anche da parte di coloro che gay non sono.

  2. La domanda è di ogni essere umano : se potessi tornare indietro nel tempo quali diverse scelte farei e cosa cambierei della mia vita passata ? Questo bel film indie è tutto basato su questo dilemma. Poter tornare indietro. La sceneggiatura aggiunge tratti di realismo magico che non sempre raggiungono vette di grande livello ma che nell’insieme rendono il film avvincente e a momenti toccante. Quel che sopratutto è rimarchevole è la recitazione : ottima, sono veramente tutti bravi. Sean Paul Lockhart (a.k.a Brent Corrigan il sexy pornoattore) è bravissimo nel disegnare il personaggio di Chris dolce e innamorato. Per ultimo è un film in cui tutti i personaggi sono gay ma in cui la gaytudine è solamente un dato di fatto. Ottimo anche questo. Voto 8.

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trailer: Judas Kiss

https://youtube.com/watch?v=CKT2Bm-85Ec

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Failed filmmaker Zachary Wells is convinced by his best friend and hotshot director Topher into replacing him as a judge in their film school’s annual festival. Zach’s one-night stand with a student backfires when that student walks into an interview the next morning calling himself Danny Reyes, the name Zach went by when he attended the school. And Danny’s film, “Judas Kiss,” is a finalist in the competition Zach is judging. Zach’s film, also “Judas Kiss,” won the festival years before. As Zach scrambles for answers. A mysterious, chain-smoking campus tour guide, counsels him: “Change the kid’s past, change your future.” But how? Zach comes to believe he can mend his life by disqualifying Danny from competition, putting him on a different path than Zach followed. But will Zach’s plan work? (Carlos Pedraza)

NOTE DI REGIA

“Most men,” according to the poet Henry David Thoreau, “lead lives of quiet desperation and go to the grave with the song still in them.” Five years ago, that was me. I had a job that meant little, other than a paycheck. I hoped for something more, yet I couldn’t identify what it was. I just knew I needed it. I pondered my goals: Why am I here? What can I contribute? Where have I gone wrong? You may want a new car. A better career. Love and affection. So many things, yet most of us live in fear. “Quiet desperation” comes from our desire to be more than we are, but afraid of making actual change. Those were the seeds for Judas Kiss I planted four years ago. It was very personal to me — my own life was one of quiet desperation. But as with any seed, my idea had to be nurtured in order to grow. I had to share it. And then Judas Kiss became much more. I had already written and directed a handful of short films but I really didn’t know how to write a feature. I needed a partner. I asked my friend and colleague, Carlos Pedraza, to help flesh out the story and write Judas Kiss. Together, we began a journey not only to create a film, but to reshape our lives. Our film tells the story of a gay man forced to face up to his troubled past after being confronted with the reality of a bleak future. Judas Kiss gives a voice to anyone who struggles to fulfill his or her dreams. It’s more than an LGBT story — it explores what makes us human. Carlos and I wanted to share our dream with friends, family and fans. In these years, we cultivated a team of supporters and talented filmmakers who came together to make this film not only a success in the gay community, but for a wider world of people who dream. Just making Judas Kiss is a dream come true for many of us. It has changed the way we view our lives. My hope is that this film will touch audiences as it has touched all the creative people who came together to produce it. Don’t leave this world with your song still in you. — (J.T. Tepnapa)

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