Una delle protaginste, Marie (Miou Miou) ha un’amica lesbica, una ragazza riservata e graziosa, che segue con apprensione le notizie su una eventuale guerra atomica . In quegli anni la tensione politica tra Usa e Urss era fortissima e perciò nacque un grande Movimento pacifista che ottenne delle vittorie. La ragazza lesbica si differenzia da tutte le rappresentazioni cinematografiche dell’epoca- assai rare- di una donna che ama le donne e, con i suoi sentimenti, è anche lei una ribelle. In Svizzera – come ci racconta Nicole Muller nel suo romanzo autobiografico ” Perché questo è il brutto dell’amore ” – è possibile essere lesbiche e gay a patto che non si voglia essere visibili, non si manifesti, ci si limiti ad esserlo a casa propria o in qualche locale costoso. Gay si ma nel silenzio, il che in fondo vuol dire nella vergogna e nel segreto. Il film di Tanner è realistico: accanto alla fine del ’68 vi è anche la speranza rappresentata da Jonas che avrà vent’anni . . . (L. Capogna)
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi