Questo film è composto da una trilogia di corti il cui primo episodio col titolo di “Easter” è del regista Gus Van Sant. L’episodio narra del difficile coming out di un gay settantenne. E’ la prima esperienza di ripresa completamente in digitale dell’autore e si ispira al movimento dogma 95, in particolare al film Festen di Thomas Vinterberg. Il regista dice di essersi appassionato a questo tipo di riprese per il fatto che richiedono una troupe molto limitata, al massimo cinque o sei persone sul set. Il film fu presentato come work in progress al festival di Venezia del 2000 ma dopo di esso non se ne è più saputo nulla. Si pensa che la trilogia sia stata sospesa per dissapori interni alla equipe.
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