Belli e dannati. Un po’ come nel film di Gus Van Sant, in cui River Phoenix, prostituto gay, s’innamorava del suo collega (eterosessuale) Keanu Reeves, anche in quest’opera prima, Lukas Haas, giovanissimo omosessuale di buona famiglia, cacciato di casa dal papà medico, è teneramente infatuato di David Arquette, ragazzo sbandato e confuso, con una lacrima tatuata sotto un occhio. Presentato al Sundance Festival, è un film non particolarmente brillante, ma una buona opera intelligente e coraggiosa, spiccia e senza lacrime inutili.
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