Un bellissimo film sull’amore, sui corpi, sulla gelosia, sull’emarginazione, ecc. Tanti problemi ma molto bene amalgamati e raccolti in una storia assai semplice che ha, nel lontano 1976, come protagonisti una coppia gay convivente. Lui è Joe Dallesandro, ancora nello splendore dei suoi 27 anni (che il regista ci fa contemplare nudo con generosità), gay dichiarato che convive con l’amico innamoratissimo. Quando incontrano una ragazza che sembra un maschio e che s’innamora subito di Joe, questi cercherà in ogni modo di soddisfarla, anche di fronte alla sofferenza dell’amico… La vicenda si svolge nella provincia americana, rifugio di emarginati e di poveri, che però non si lasciano sfuggire l’occasione di un gratuito pestaggio omofobo. In commercio anche un doppio dvd originale francese con molti inserti.
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l’ho voluto rivedere pure io tempo fa ma mi ha lasciato un senso di niente.
Ma chi glieli dava i soldi per fare un film del genere?
La repressione sessuale è il punto focale del film, che tra le aride e disperse vallate di un finto Far West, si insinua nella splendida coppia di “pistoleri” francesi. Della famosa canzone, interpretata dalla Bardot, c’è solo il titolo, che sicuramente non si riferiva a questa storia e pellicola. Ricco di scene di isterismo, arricchite da piccoli brividi erotici (!?!), la storia si conclude lasciando molti dubbi sulla recitazione, trama e qualità del prodotto. Dallessandro è al massimo della bellezza, ma al minimo della recitazione … è stato più espressivo il cane!
Nella desolata provincia americana abitata da gruppi omofobici e donne squallide, si snoda tranquillo il menage di 2 gay camionisti che trasportano spazzatura, sino all’incontro con Johnny (una donna androgina) e della successiva infatuazione di uno dei gay x la ragazza con gelosia e scene isteriche del compagno.
Punti forti: le immagini di rara bellezza sulla squallida natura contrapposte all’algida luce dei corpi nudi.
Punti critici: i 2 gay stereotipati (come sottolinea anche la locandina): l’omosessuale virile (Dalessandro) e quello effeminato, velenoso.
Ridicola l’entrata nel bar di Dalessandro che con innaturalezza e rigidità, rovescia a terra sedie e tavoli: sembra John Wayne, gambe storte e pistola in pugno pronto al prossimo massacro di indiani; mentre il compagno frigna in un angolo con la mezza strozzata Birkin!
Alquanto discutibile anche la tesi del film dei gay attivi che riescono con le donne purchè attuino il sesso anale: x fortuna, le scelte sessuali non dipendono solo dal buco dove si infila il pisello!