Italy in a Day è l’edizione italiana, curata da Gabriele Salvatores, di un progetto di Ridley Scott: è stato chiesto agli italiani di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo (telecamere, smartphones, fotocamere) da girare durante le 24 ore del 26 ottobre 2013. Desideri, sogni, paure, riflessioni, qualsiasi cosa considerata importante che accadeva quel giorno o anche, semplicemente, quello che si vedeva dalla finestra di casa. Italy in a Day è 44.197 video ricevuti, oltre 2200 ore di immagini, 632 video montati, una squadra di 40 selezionatori coordinati da Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti. Italy in a Day è un diario emotivo, un censimento delle emozioni e dei pensieri degli italiani, una confessione laica, la voglia di condividere i propri sentimenti attraverso le immagini, un collettivo psicodramma italiano, di volta in volta tenero, arrabbiato, divertente o disperato. Ma anche una coinvolgente riflessione, sincera e senza filtri intellettuali, sul senso stesso di questo nostro viaggio sul pianeta Terra, in questi anni. Nell’epoca della comunicazione digitale, della condivisione istantanea, dello strapotere delle immagini Italy in a Day è il primo esperimento italiano di film collettivo, dove il materiale narrativo (le immagini e i pensieri) vengono forniti da chiunque ne abbia voglia e l’organizzazione del racconto è affidata a chi lo fa per mestiere. Non un social network, ma un social movie realizzato con passione, rispetto e senso di responsabilità, senza rinunciare a uno “sguardo necessario” e al punto di vista personale sulla realtà. (labiennale.org) Nel film, perchè a noi è sembrato un vero e proprio film con tantissime storie (anche se di un minuto) e interessanti personaggi, più che un documentario, abbiamo anche una coppia di genitori gay, sposati in Canada, padri di una bimba di tre anni alla quale hanno già insegnato quale dei due è il padre biologico. Anche se forse la bambina ci sembra ancora troppo piccola per poter capire a fondo queste cose, è comunque lodevole che i due genitori dimostrino di non voler nascondere nulla, di non avere segreti e di essere serenamente orgogliosi della loro famiglia. Purtroppo ci spiegano come l’Italia sia diversa dal Canada, dove là due papà gay sono considerati una coppia normale, mentre da noi non sono niente. Oltre a questa coppia gay ci sono anche altre figure di single che potrebbero essere omosessuali (stanze dipinte di rosa, culturismo casalingo, ecc.), a voi il piacere di scoprirli.
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Vorrei avere la parte del film in cui ci sono i “due papa della bimba” e i 2 minuti seguenti. Non la trovo in Youtube. Posso averla via mail:
[email protected] Grazie mille