Carpi, indimenticabile autore di “Quartetto Basileus”, ci ripropone una riflessione della mente su passato e presente utilizzando come protagonista un regista che dovrebbe girare un film sulla vita di Proust “…attraverso un linguaggio – proustianamente – molto libero, nel corso di una narrazione che alterna gli interventi, le apparizioni dei principali incontri di una vita (tre donne, il figlio, il produttore, il professore omosessuale del liceo, il compagno di lotta partigiana) senza alcun ordine cronologico: il presente e il passato remoto si confondono. Piena conferma di uno stile raffinato e colto. . .”(P. D’Agostini)
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Anche questo film, come ‘quartetto basileus’ dello stesso regista, risultano introvabili.. Peccato!