Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 73 (il regista, che non rimpiange il concorso principale, ha detto che contano i film non le sezioni dove vengono presentati), sarà l’unico film italiano in concorso al Festival di Toronto. Il soggetto è stato scritto da Nicola Guaglianone (reduce dal successo di Jeeg Robot) che ha preso spunto da un fatto di cronaca, riambientandolo nel napoletano. Racconta di due ragazze siamesi (interpretate dalle sordienti sorelle Angela e Marianna Fontana) che vivono in Campania facendo le cantanti neomelodiche in giro per feste di paese, battesimi e matrimoni, con la famiglia che campa grazie a loro. Una famiglia organizzata intorno a loro con il padre impresario la madre parrucchiera e lo zio costumista; un gruppo che vive grazie a loro. Dichiara Guaglianone: “Sono nato a Napoli e malgrado sia ateo e razionalista, sono affascinato dalla superstizione di natura, per me il gobbo porta fortuna… le due ragazze le ho vestite di un’aura magica e di superstizione. Quando vengono a sapere che potrebbero dividersi ed avere ognuna la propria vita vanno incontro al ricatto morale della famiglia, dalla quale, in realtà, nessuno riesce a liberarsi. ‘A 18 anni potrete decidere’, dicono, poi il termine diventa ‘finché sarete in casa farete quello che diciamo noi…’ insomma quando devi scegliere arriva il ricatto morale e parlandone con Edoardo, su questo punto, ci siamo ritrovati. E poi c’è un discorso filosofico, due persone legate che non sono neanche abituate a dire io ma soltanto a dire noi, quando possono decidere di separarsi si capisce che cominciano a diversificare anche il carattere. La possibilità di scegliere rende le persone indipendenti”. Il regista Edoardo De Angelis spiega: “Questo è un film sulla separazione e sul dolore che comporta. Ho ragionato sull’idea che a volte, per crescere, bisogna farsi del male, rinunciare ad un pezzo di sé stessi. Ho cercato un’immagine che rappresentasse al meglio questo concetto e l’ho trovata: due gemelle siamesi appena maggiorenni che scoprono di potersi dividere. Due ragazze attaccate per il bacino che, guardate singolarmente, dovevano essere belle per permettermi di realizzare quell’equilibrio tra attrazione e repulsione che è la linea guida estetica di ogni inquadratura che compongo”. Nel film, molto in secondo piano, anche una coppia gay che vive molto vicino alle sorelle. Il film è stato eliminato dal decimo Queer Lion per gli scarsi riferimenti LGBT.
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