Un ballerino, la cui vita e arte sono integralmente collegate al suo corpo, si trova davanti a profondi cambiamenti quando scopre di avere l’AIDS. Tonio (Jason Flemyng), che ha recentemente ereditato un ruolo nel balletto “Indian Summer” dal suo amico Ramon (Anthony Higgins), rifiuta tutti i trattamenti che possono interferire con la sua capacità di ballare. Tonio incontra Jack (Anthony Sher) al funerale di Ramon, e si incrociano di nuovo in un club gay di danza. Jack era un tempo l’amante di Ramon e non potrebbero essere più diverso da Tonio. Tonio ha la corporatura atletica di una ballerina, Jack è un ragazzo robusto, un po’ alcoolista, che ama trascorre la maggior parte del suo tempo seduto, facendo in realtà il consigliere psicologico per pazienti HIV positivi. Jack s’innamora di Tonio e cerca di conquistarlo, anche se Tonio non si sarebbe mai interessato a qualcuno che manca dellla sua ossessione per il corpo… Indian Summer (chiamato anche Alive and Kicking) è un indagine ragionevole e coinvolgente dei costumi sessuali e delle strategie per affrontare l’inevitabile nell’era dell’Aids nella comunità gay di Londra. I due attori hanno una chimica giocosa, e lo sviluppo della loro relazione appare assai credibile. C’è anche un duro realismo nelle vicende del film, come quando si drammatizza il fatto che la compagnia di danza è stata decimata dalla malattia. Il film non introduce forse dei nuovi elementi sul tema dell’AIDS, tuttavia, affronta la malattia con spirito invece che con disperazione. Alla fine il risultato principale è una bella storia d’amore. La sceneggiatura è dell’autore di Bent (P.C.)
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