Il capo della Squadra Omicidi di una grande città, soprannominato il “dottore”, viene promosso per i suoi meriti a dirigente dell’Ufficio Politico della Questura. Proprio nel giorno della promozione, l’alto funzionario, che sotto l’apparente sicurezza e disinvoltura nasconde una psicologia normale, uccide Augusta Terzi, la propria amante, dalla quale è stato deriso. Anziché preoccuparsi di non lasciare tracce del delitto, l’assassino, certo di essere al di sopra di ogni sospetto in forza della posizione di potere che occupa, si impegna paradossalmente a moltiplicare gli indizi a proprio carico: le indagini intraprese dai suoi collaboratori – come egli aveva previsto – non lo sfiorano neppure. In seguito allo scoppio di una bomba nella centrale stessa della polizia, vengono fermati alcuni contestatori; tra questi c’è uno studente, Antonio Pace, che rivela al “dottore” di riconoscere in lui l’autore del delitto. Dopo essersi autodenunciato ai suoi superiori, il funzionario, ritiratosi nel proprio appartamento, immagina nella sua fantasia esaltata la più probabile soluzione del caso: per quanto numerose e schiaccianti possano essere le prove del suo crimine, i suoi superiori, più timorosi di uno scandalo che desiderosi di servire la giustizia, le smantelleranno ad una ad una, perché egli, come poliziotto, non può essere che al di sopra di ogni sospetto. Nel film abbiamo l’interrogatorio di un omosessuale da parte della polizia che lo sberleffa.
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Film con più di quarant’anni e si sentono tutti. Quello che all’epoca poteva sembrare la fermezza di un poliziotto a me pare solo antipatia. Poi, è proprio la società diversda da quella di oggi. Il solo pensare che ci possano essere dei cittadini al di sopra di ogni sospetto poichè “rispettabili” è il chiaro modo per lasciare dei casi irrisolti o crearne altri di malagiustizia. Iritante, ma non per i trempi, l’interrogatorio in cui l’omosessuale viene sbeffeggiato dalla polizia. Il protagonista è il prototipo di tutto questo. Ispettore di politiz, autoritario con l’amante (anche se lei è consenziente) e rispettato da tutti e proprio questo colpevole di un delitto di cui non viene assolutamente sospettato e che riesce a depistare.