Film sperimentale con dialoghi ridotti all’osso, immagini sgranate, l’accompagnamento audio sono i rumori della natura. Un film da odiare o amare, senza vie di mezzo. Un bosco, due ragazzi e una ragazza, la natura come limbo delle pulsioni sessuali che irrompono nel giovane corpo dei protagonisti, tra mistero, desiderio, paura… Un film artistico in cui riaffiorano echi dionisiaci. Un viaggio visionario negli archetipi della paura e della sensualità, girato con la funzione video di una fotocamera digitale. “Tre ragazzi nella foresta, due maschi e una femmina. La natura, la natura sempre e ovunque. I silenzi, le attese e la fotografia sgranata, sporca, rubata. I corpi degli attori, nudi, dettagliati fino a mettere in risalto i pori, il sudore, le contorsioni di amori solitari, a due e di gruppo. Eterosessuali (meno) e omosessuali (più), senza farsi mancare niente, neanche i fuggevoli momenti hard.” (Nocturno.it)
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