Continua la serie dei film sul detective gay Donald Strachey (Chad Allen), questa volta alle prese con uno dei casi più complicati della sua carriera. Dopo che il suo compagno da sempre Tim (Sebastian Spence) gli chiede di scoprire chi sia l’anonimo e generoso finanziatore del centro giovanile Albany che gli ha fatto pervenire la somma di tre milioni di dollari, Strachey viene coinvolto in un pericoloso intreccio di inganni e pericoli. Quando il legale che serviva da tramite per le donazioni viene trovato assassinato, il cinico Strachey inizia una corsa contro il tempo per catturare il killer prima che colpisca ancora. Il film, il quarto della serie, appare un po’ banale nell’intreccio e con un finale prevedibile. A differenza dei precedenti, in questo viene dato assai più rilievo alla relazione di coppia dei due protagonisti, che quasi ci commuovono coi loro reciproci sentimentalismi. Il migliore della serie resta “On the Other Hand, Death”.
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Manca il/la cagnetto ed i lavori di ristrutturazione della loro casa sono terminati in questo
“episodio”della serie;ma scalda il cuore a vedere la normalità del loro stare insieme.Deboli
na la trama.