Quando una coppia di amanti gay si sussurrano all’orecchio che “vogliono un nuovo giocattolo per Natale”, l’adorabile Ricky, il loro ultimo “giocattolo”, parte disperato alla ricerca dell’amore. Ricky è da qualche mese un “houseboy”: vive cioè con una coppia di uomini, dividendone la casa e il letto. Avvicinandosi il Natale la coppia va a trovare la famiglia di uno di loro, lasciando Ricky solo con gli animali della casa. Sentendosi abbandonato e rifiutato, Ricky si propone di ritrovare il gusto delle relazioni umane attraverso internet e il battuage. Incontra numerosi uomini e si ritrova presto in una situazione che non riesce più a controllare: party con droghe, ragazzi disperati ecc. Alla fine sembra avere trovato il ragazzo giusto, ma forse è troppo tardi… Film tenero e provocante, grottesco e patetico insieme che tenta di risolvere l’annoso dilemma tra la ricerca dell’amore romantico, quello che deve durare tutta la vita, e le tentazioni del sesso promiscuo, tra la paura di essere respinti e l’insicurezza delle prime esperienze.
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Ricky , ripudiato dalla madre in quanto gay , si trova ad essere la terza punta di un triangolo sessuale. Vive come “giocattolo” in casa di una annoiata coppia gay. Quando la coppia parte per le feste natalizie viene per caso a sapere che stanno cercando un nuovo giocattolo. Da lì inizia il suo viaggio agli inferi. La sua solitudine diviene angosciosa , gli incontri di sesso trovati sul web un incubo , nessuno è disposto ad ascoltarlo, pensa al suicidio. Il film è di buon livello e l’amarezza che lo pervade non rende davvero erotiche le molte scene di sesso esplicito che mi sembrano molto funzionali al plot. In una delle scene più belle è ritratto impietrito davanti al cadavere di un gattino (che avrebbe dovuto accudire e che sembra l’immagine di lui stesso) morto per il freddo dietro una finestra della casa che gli era stata prestata.
Gli attori sono senz’altro all’altezza di questo fil triste e con poche speranze. Anche se il finale fa intravvedere un barlume di luce. Voto 8.
Ho notato che questo film non ha convinto la critica. Ma ha convinto me.
Perfetto ritratto di una solitudine. Perfetta rappresentazione del modo sbagliato di cercare affetto. A chi di noi non è capitato di chiedersi “Ma se morissi a chi importerebbe?”. Chi non si è lanciato nel sesso facile per colmare un vuoto?
Una città fredda, piena di addobbi natalizi che feriscono coloro che non hanno nessuno.
Una disperazione che può essere guarita solo con un incontro importante e inaspettato.
Una speranza c’è.
Si, concordo con lo “strano” però lo rivedrei volentieri.
Film che ho trovato strano ,intrigante passando poi per introspettivo e doloroso. consigliato