Le tre sorelle Hofstra hanno tutto e dovrebbero essere felici. L’unica cosa che le ossessiona è l’Hotel Paraiso, situato in una assolata spiaggia del Portogallo, pieno di ricordi della loro infanzia. Ma l’omofobia del padre (che vediamo con un aspetto minaccioso in un ritratto) ha stabilito che il figlio Nino, che è gay, avrebbe avuto in eredità l’hotel, alla condizione che si sposasse. E quando Nino annuncia il suo matrimonio (di convenienza) con Bo, le tre sorelle vanno in profonda depressione. Ma anche Nino non sembra felice. Il progetto di sposarsi (solo per avere più soldi) gli fa trascurare l’amore della sua vita, Felix Delicious, un ragazzo che lavora in TV e che è veramente delizioso. Un film fuori dalla norma, focalizzato principalmente sulla disgregazione famigliare e sulla perdita dei valori. Le sorelle non sono omofobe ma solo attaccate anch’esse al denaro. Nel film stona leggermente il finale transgender, sbucato fuori troppo improvvisamente. Non perdetevi i titoli di coda, fino alla fine.
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La trama del film si basa sopratutto sulla presunta non omosessualità del protagonista. Infatti è risaputo che Nino sia gay ed essendo l’unico figlio maschio (con tre sorelle femmine) sarà lui ad ereditàre le proprietà di famiglia; ma solo se si sposerà con una donna. Incredibilmente annuncia di farlo e questo manda le tre sorelle nel panico, che non omofobe avevano adocchiato le proprietà di famiglia per risolvere i loro problemi economici. Cercano quindi di far naufragare il matrimonio facendo venire fuori la gaytudine del fratello.