Homo Promo è una compilation di 27 trailers di film a tematica gay lanciati da Hollywood tra il 1956 e il 1977, che ci mostra il meglio e il peggio prodotto in questo settore. Si inizia con “I Changed My Sex!” meglio conosciuto col titolo “Glen or Glenda?” che viene pubblicizzato come il ‘film più coraggioso dell’anno’ dicendo poi ‘Era un maschio o una femmina? Scioccante, sorprendente’. Segue il film “The Third Sex” presentato come ‘franco, onesto e rivelatore’. “Victim” descritto come ‘un movimentato racconto di quelli che mettono a nudo i più profondi segreti del cuore, gli angoli più bui della mente’. Poi abbiamo “The Legend of Leila Claire” con Kim Novak e “The Fox”, con Kier Dullea, da un romanzo di D.H. Lawrence, che viene scritto come ‘The Fox: simbolo del male’. “Quei due” con Rex Harrison e Richard Burton omosessuali; “The Gay Deceivers” con il ‘bellissimo Brooke Bundy’; “Something For Everyone” con Michael York nei panni di un sociopatico truffatore. “Festa per il compleanno del caro amico Harold”, con il trailer che mostrauna sequenza muta di immagini del film e alla fine una voce che dice ‘Questo non è un musical’. Il trailer di “Myra Breckenridge fa riferimento alla scena dell’uomo violentato da una donna commentato come ‘non perdete la scena più sensazionale della storia del cinema’. Il trailer di “The Christine Jorgenson Story” parla di un uomo che ha cambiato sesso perchè solo come donna poteva trovare il vero amore. In “Morte a Venezia”, “Domenica maledetta domenica” e “Some of My Best Friends Are…” ci vine detto che ‘i produttori hanno cercato di rappresentare storie con la massima onestà… Per quelli che possono capire la verità… Un provocante intrattenimento per adulti’. Andiamo poi nel territorio dei film di Andy Warhol, con “Heat” e “Women in Revolt”; “Female Trouble” di John Waters; “Il vizietto americano” con l’etero che si nasconde in una sauna gay; “Norman… Is That You?” e “Outrageous!” presentati come ‘originali, vibranti e divertenti’.
Siamo quindi passati dai primi film che venivano commentati come scioccanti, coraggiosi, conturbanti a questi ultimi che sono invece più semplicemente originali e divertenti. Una visione attenta del film produce molte altre riflessioni, che ci fanno capire i grandi cambiamenti intervenuti da quando era proibito parlare di omosessualità al cinema fino alle rivoluzioni degli anni ’70.
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