Film da amare o da odiare (non concesso ai cinefili), da molti critici ritenuto un capolavoro assoluto, è stato in concorso per la Queer Palm di Cannes 2012, anche se il contenuto gay del film è praticamente nullo, se escludiamo un paio di travestimenti del protagonista, un fantastico Denis Lavant. Il critico Marco Giusti su Dagospia lo ha così presentato: “”Holy Motors”, è un delirio alla Carax, un film totalmente riuscito. Il suo attore feticcio, Denis Lavant, attraversa Parigi dentro una limousine guidata dalla vecchia attrice Edith Scob, non dimentica protagonista del film di stracult “Les yeux sans visage” di Georges Franju, che verra’ citato nella scena finale e che e’ una delle principali fonti di ispirazioni del film. Lavant, dentro la macchina, si trucca e si cambia diventando ben dieci personaggi diversi, tra cui una barbona, un attore con i puntini da effetti digitali, un padre di famiglia, un killer, e soprattutto il terribile Monsieur Merde, mostro dal pisello gigantesco che avevamo gia’ visto nell’episodio di Carax dentro al film collettivo “Tokyo”, che rapira’ la bonissima Eva Mendes trasformandola in una Madonna araba e lui le si addormentera’ vicino nudo e eretto in posizione statuaria. Per ogni personaggio c’e’ una vita diversa, un immaginario cinematografico diverso, una scenografia particolare, come i grandi magazzini Samaritaine in via di chiusura e di trasformazione ambientale dove Kylie Minogue [icona gay] cantera’ una meravigliosa “Who Are We” prima di suicidarsi. Film bizzarro, divertente, provocante, e’ anche un viaggio bunueliano alla ricerca delle nostre vite e di chi abbiamo immaginato essere. E nei luoghi, ancora vivi, che vediamo cambiar vita tragicamente sotto i nostri occhi. Noi, come le macchine sacre, alle quali e’ dedicato il titolo, siamo l’immagine che vogliamo dare di noi. Maschere senza volto, come la protagonista del film di Franju, o maschere per la ricomposizione virtuale degli effetti speciali, come il Gollum nudo e puntinato protagonista di una lunga bellissima scena.
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Questa specie di film fa pietà. Non ho capito nemmeno perché lo avete inserito nella vostra cineteca, non ha nessuna tematica neanche vagamente lgbt!
Pessimo e irritante.
Chi è riuscito ad amarlo questo film avrà sicuramente le sue buone ragioni ….ahahahahahah……